Odiavo il rumore della città, anche perchè erano i suoni che avevo sempre conosciuto, forse, o almeno da quando avevo il walkman. L’avevo sempre usato come uno scudo, contro ciò che non mi andava, persone, rumori, musiche. Lo usavo nella maniera meno classica, ma chi se ne frega, era il mio walkman ed erano le mie orecchie, ma soprattutto era la mia tranquillità che volevo tutelare. Lo avevo sognato, enorme davanti ai miei occhi, non avevo mai pensato al mare fino a quel sogno. Lo avevo sempre considerato come quel posto oltre il molo, non mi aveva mai incuriosito. Quel sogno aveva cambiato tutto. Volevo conoscerlo, respirarlo, vederlo e sentirlo. Così mi sono messo in viaggio, 12 ore di treno e 30 minuti di macchina per arrivare al posto che avevo scelto. Volevo fosse simile al mio sogno. Walkman nelle orecchie e un libro tra le mani, il tempo non è un problema, passa sempre. Continuavo a vederlo, non era l’estate dei turisti, era più un autunno per surfisti dai capelli rovinati. Una passerella di legno un pò logora, un cielo plumbeo, l’odore pungente, una torre in lontananza e i disegni delle onde sulla sabbia gialla.
Solo una cosa non riuscivo ad immaginare, ed era l’unico motivo per fare ciò che stavo facendo. Arrivai sul tardi, nemmeno tanto ansioso, in fondo non sapevo cosa aspettarmi. Appena lo vidi oltre la passerella, dentro di me scattò una molla, corsi senza pensare, dritto. Per poco non caddi alla fine della passerella quando le mie sneackers affondarono nella sabbia. Mi girai per vedere dove avevo corso, nuvole grigie in lontananza e basse colline verdi. Ormai avevo attraversato tutta la spiaggia e lo avevo davanti. Blu, intenso con piccole onde lunghe. Avevo le sneaker e i jeans pieni di sabbia, tanto bastava per motivarmi a lasciarmi andare e mi sdraiai. Chiusi gli occhi e respirai a fondo. Da quando usavo il walkman era la seconda volta che mi sentivo cosi eccitato e incuriosito. La prima volta con la protesi non avevo nessuna aspettativa, ma oggi è differente. Lo accesi, trattenni il fiato, nient’altro. Per la prima volta sentivo il suono delle onde del mare sulla sabbia di una spiaggia.











